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Ambientamento al nido e alla scuola dell’infanzia: tre cose da sapere

Settembre e ottobre sono i mesi del grande inizio: la parola chiave è ambientamento

Ogni servizio educativo o scuola di ordine e grado fa in modo di avere un piano per permettere ai bambini o ai ragazzi nuovi di iniziare la frequenza della struttura in modo soft e delicato. 

Modalità, regole, orari di permanenza o di distacco sono vari in base ad età, organizzazione e focus teorico adottato dalla struttura. 

Ma un ruolo fondamentale è giocato dai genitori

Ambientamento al nido e alla scuola dell’infanzia: ci sono tre cose fondamentali che mamma e papà possono fare per rendere tutto più agevole. 

 

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1- DIRE LE PROPRIE EMOZIONI. Le emozioni guidano le azioni: grandi o piccoli, lasciare i propri bambini ad altre persone per quanto competenti comporta emozioni contrastanti. Gioia, felicità, entusiasmo per la nuova avventura ma anche paura, nostalgia, senso di colpa. Queste emozioni le passiamo ai bambini, quindi primo passo riconoscerle e ove possibile comunicarle, condividerle con frasi come “La mamma/papà è agitata perché ti lascia in un posto bellissimo dove ti divertirai ma sa già che gli mancherai molto”.

 

2 – PAZIENTARE CON LA FATICA. Accogliere le fatiche del bambino: dopo 8 ore di nido o di scuola tutti contenti andate a prendere i vostri figli e per tutta risposta loro cosa fanno? Vi trattano malissimo, o piangono tutto il tempo, o vogliono starvi in braccio. Vi stanno dicendo a modo loro che gli siete mancati. È faticoso sì, ma diamo un nome a questo comportamento e cerchiamo di accoglierlo nella stanchezza, limitando i comportamenti inadeguati senza incolpare il bambino. “Capisco che oggi avresti preferito stare a casa, anche per me è difficile stare lontano ma ora siamo insieme. Se vuoi le coccole te le faccio ma non si lanciano oggetti fuori dalla finestra”. Tutto passa: ricordatevi e ricordate ai vostri figli che tutto passa è un periodo di transizione: troverete nuovi equilibri e nuove routine, quindi forza e coraggio!

 

3 – DECIDERE DI FIDARSI. Tutti parlano di fiducia per costruire un’alleanza educativa: la verità è che la fiducia è una decisione. Tu genitore devi decidere di fidarti e di conseguenza anche il bambino farà lo stesso. Non è semplice, per cui qualsiasi cosa non vi torni vi chiedete con gentilezza chiarimenti: meglio una domanda in più che un dubbio strisciante.

Testo a cura della pedagogista Simona Fico (Leggi la sua intervista su nostrofiglio.it)

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